mercoledì 17 ottobre 2012

Eva cap.2 e paranoie

Yeah per me, che sono riuscita a finire un fetente di capitolo in una fetente storia.
Non mi ricordo se avevo già parlato di Eva. Forse? Probabilmente no. Abbiate pietà, il mio povero neurone solitario è in ferie, e non so se e quando rientra.
Eva è una sorta di esperimento, in un genere in cui di solito non mi cimento, e che di solito nemmeno amo alla follia. Quando mai io scrivo storie romantiche? No, sul serio. E soprattutto, qualora ci siano degli amanti, quand'è che va tutto liscio?
Mai.
Per citare Margi, le mie sono tutte "coppie tormentate": Alex e Laguna litigano in continuazione; Dys e Julian riassumono il tutto con il classico "è complicato"; Eryn e Mr.X (no, non lo voglio dire, ma tanto si capisce già!) ancora peggio...
Non che ad Eva vada meglio, eh! La storia comincia con lei che sta con qualcuno, ma in realtà vorrebbe stare con un altro... e la ragazza comunque ha un bel po' di casini da sistemare.
Ottimo riassunto, non c'è che dire. Sempre perché mi piace tanto fare le cose semplici :)

per il resto, ogni tanto rispuntano le mie iper-super-paranoie. L'ultima, è il dover salvare tutte le storie, storielle, capitoli sparsi etcetcetc sulla penna, per avere un posto sicuro in caso di esplosione del computer. Per cui, ogni volta che scrivo anche solo un rigo, doppio salvataggio: prima sul portatile e poi sulla penna.
Non si sa mai.

Devo mettermi al lavoro, prima o poi, per finire il capitolo di Dys.
I futuri e ipotetici nipoti di Manu stanno invecchiando.

domenica 29 luglio 2012

cervello, dove sei?

Fa caldo, ma tanto fa caldo ovunque, mica solo a casa mia, no?
E, come spesso succede, tento inutilmente di scrivere. Alle volte, mi chiedo chi crispio me lo faccia fare. Vien voglia di selezionare tutti i file, bellini bellini nelle loro icone con la W di Word, e cancellare. Che tanto restano incompiuti, no? E poco importa quale storia sia, tanto sta tutto là, bello e fermo, immobile nemmeno fosse un quadro incorniciato appeso alla parete.
E alle volte però quella minima fiammellina c'è, e due righe escono. Ma se devi sopportare le telefonate pucciose del fratello alla ragazza (e no, mio fratello non ha 12 anni, età in cui telefonate del genere sono quasi perdonabili) a scadenza regolare di una ogni quarto d'ora con gli aggiornamenti ("Hai mangiato? Che hai mangiato? E che fai? E che guardi in TV? E vai a dormire? E vai in bagno?"), la voglia passa, i timpani chiedono di essere perforati, lo stomaco si rivolta, il cervello si da alla fuga.
Avanti, ditelo che state aspettando il momento in cui sarò nella stessa situazione del Fratello (questa riduzione a funzione narrativa fa tanto John Bunyan e la sua Grace Abounding on the Chief of Sinners o anche il Pilgrim's Progress fromThis World to That Which Is To Come Delivered Under the Similitude of a Dream - e il titolo in realtà continua ancora - della serie 'studiare nuoce gravemente alla salute, soprattutto gli esami di letteratura con prof un po' troppo esigenti') e farò questo ed altro, ma mi duole informarvi che non ho la minima intenzione di a) comportarmi in tal modo e b)trovarmi nella stessa situazione.
Ma sto divagando. Parlavo delle telefonate perché stasera ho avuto l'infelice idea di essere troppo lontana dai miei amati auricolari, e di conseguenza dalla possibilità di poter metter su un po' di musica. Cosa che fa tanto male, quando mi vengono un paio di idee e vorrei scrivere. Ho notato che, senza musica, io non riesco a fare una beneamata cippa. La prossima volta, devo attrezzarmi.
Adesso è troppo tardi, ho troppo caldo, e ho mal di schiena.
Avere 23 anni e sentirsene 80 -.-'

con permesso...

venerdì 22 giugno 2012

pruriti alle mani... e vaffanculo al cervello

ogni tanto, mi prudono un po' le mani e mi viene genio di cambiare qualcosa, che sia il modo di legare i capelli o titolo, link e sfondo di un blog.
E ogni tanto mi viene anche la voglia di scribacchiare note senza il minimo senso. Come questa, del resto.
C'è gente che a quest'ora già dorme, gente che vorrebbe dormire e gente che, come me, vorrebbe scrivere. E non ci riesce, non si sa perché.
E le mani prudono per quelle pagine di quaderno che restano ferme, quelle penne che non consumano inchiostro, o quella tastiera di un computer che accumula polvere perché nessuno la tocca.
E il tempo passa, e ti chiedi se mai vedrai una di quelle storie finite.
E le mani ti prudono, e sai, perché lo sai, cosa deve succedere, cosa devi scrivere, ma il cervello non ti fornisce le dannate parole.
E decidi di spegnere tutto e andare a dormire, scoprendo che, quando vai a dormire, poi, le parole ti vengono.
E mandi un grandissimo vaffanculo al tuo cervello, che decide di lavorare quando non deve.

lunedì 21 maggio 2012

Dys - 15

Ed è cominciato anche il capitolo 15. La domanda principale è quando caspita lo finirò. Prima o poi, per la gioia dei futuri nipoti di Manu, come diciamo sempre tra di noi.
Anche qui, si tratta, come per il 14, di pagine di nulla. Due pagine, per ora, in cui continua a non succedere niente, e mi diletto a ricostruire quasi da zero la villa di Nicholas. Sì, sconvolgere l'architettura di un edificio già presentato mi diverte particolarmente. Per questo ho deciso di usare Raye e le sue illusioni. Illusioni non nel senso di speranze vane e disattese, intendiamoci. Ma illusioni nel senso di allucinazioni provocate ad altri. o.O Vado incartandomi sempre di più. Lo so.
Ne sono assolutamente consapevole.
E intanto ogni tanto smanatto e scribacchio anche altro.
Lo so che ho già un bel po' di storie da finire e non dovrei aggiungerne altre, ma se mi vengono i cinque minuti e ne inizio un'altra, che male c'è? Resta sempre da vedere se le finisco, sia chiaro...
Uffa.
Vorrei andare a dormire, dato che è tutto il giorno che rischio di abbacchiarmi, ma devo aspettare comunque che si faccia ora per le medicine.
Si può prendere la varicella a 23 anni, dico io?
Bah, riprendo la mia attesa dell'orario previsto, magari cercando di scrivere.
Non si sa mai finisca qualche capitolo!

venerdì 4 maggio 2012

Dys - 14

Ormai un po' di tempo fa, sono riuscita a finire il quattordicesimo capitolo di Dys! Urrà per me.
In realtà, non è successo niente. Sto scoprendo una certa abilità nello scrivere senza far succedere niente, ammucchiare pagine e pagine di nullità assoluta. Ci vuole talento anche per questo.
Cercherò al più presto di cominciare il quindicesimo, dove finalmente si dovrebbe tornare alla villa da Nicholas. E magari fare sta maledetta alleanza!

martedì 27 marzo 2012

ogni tanto, pure questa!

e, ogni tanto, mi muovo pure con The Truth! Ho buttato giù circa 700 parole, in una sorta di ispirazione mistica (mi capitano ancora, ogni tanto!) in cui mi muovo un po' più avanti col terzo capitolo. :)
Finalmente, presento la figura della matrigna-megera in tutta la sua cattiveria. A me è antipatica, e sono contenta che poi fa la fine che fa.
L'ultima volta che ho lavoricchiato su The Truth, è stato per avvantaggiarmi su un'altra scena, per la quale sono ancora indecisa sul titolo del capitolo (oscillo tra Da adesso in poi di Ligabue e With arms wide open dei Creed).

Per il terzo, invece, ho pensato più che adatta Eva dei Nightwish. O no?

lunedì 5 marzo 2012

Deathly Dusk - capitolo 5

...e alla fine ce l'abbiamo fatta. 'Sto capitolo è finito!
Cosa è successo, in quelle... sei pagine? Cacchiarola! Probabilmente il più lungo finora :) Bah, in realtà, mi verrebbe da dire il solito "niente di che"... a parte che, finalmente, entriamo nel Rifugio. (Probabilmente, la prossima location che esplorerò sarà il villone delle pantere, mah, chissà!) Dopo un piccolo siparietto Alastair - Simone - Jade, si scende di sotto, in quello che è praticamente il rifugio (il primo piano interrato è più bello che nella versione precedente, almeno ho tolto quei cavolo di quattro bracieri! E vogliamo parlare delle poltrone e della libreria che c'erano prima? L'ho svecchiato un po' e ho tolto l'aria da "stanza rubata al Conte Dracula". Adesso sembra una versione meno tecnologica dell'antro del Dottor Male, con tanto di mappa di Deathly Dusk. Già ce lo vedo, Axl, a complottare insieme a Lee Ann...) (e pure il rifugio stesso, che è sullo stesso piano e non più ad un secondo piano interrato. E ora sono delle stanze, tipo motel, e non una serie di bare lasciate a marcire in una enorme stanza sotterranea, in stile cimitero scoperto, che poi tanto scoperto non è).
E, con la parentesi Rifugio, si dovrebbe cominciare a spiegare perché, nell'introduzione, Eryn non si smuove per la morte della sorella. O, almeno, spero!
La parte finale non era proprio come me l'aspettavo, ma almeno siamo entrati un po' nella testa di Alastair, sempre nel tentativo di spiegare perché fa quello che fa. Ma sì, psicanalizziamo uno dei protagonisti maschili! :)
tanto lo so che, per quanto mi impegno, comunque Al resta sempre antipatico a qualcuno... (Manu, ti fischia un po' un orecchio? XD )

non ho idea di cosa succederà nel prossimo capitolo.
Appena mi viene un'idea...

mercoledì 22 febbraio 2012

O.O

ebbene sì: scrivo! Poco e niente, e una volta ogni tanto. Diciamo che spremo un rigo qui e lì, ma meglio di niente, no?

Lo studio, come al solito, limita la giornata, ma mi sono impadronita di una specie di agendina (se non ricordo male, era la sorpresa di un uovo di pasqua, rimasta sepolta in un cassetto!): ho segnato le date degli esami e sfrutterò le restanti pagine per appunti, se mai mi dovessero venire idee mentre sono alla scrivania con qualche noioso manuale (sì, quando si devono studiare TUTTI i libri diventano noiosi, no?) da studiare.

Bene. E adesso me ne posso andare a dormire. Ma prima, l'ultimo capitolo di It! (lo so come va a finire, è la quarta volta che lo leggo, però... ha sempre quel suo fascino, la Mangiatrice di mondi u.u ) (mi sono stancata di sentir dire "ah, It il pagliaccio!" No! Il pagliaccio è Pennywise, una delle manifestazioni di It. Come la mummia, il lebbroso, l'uccello, i bambini morti, il licantropo, la statua di Paul Bunyan, le voci nella luna, il sangue nel lavandino... e il ragno alla fine, solo che il ragno è la forma più vicina a quella reale. Ai pozzi neri.)

La tartaruga non ci può aiutare.